J.H. FUSSLI (1741-1825)
Fu pittore e scrittore, si rifà molto all'arte classica e a quella Michelangiolesca, ma scelse prevalentemente soggetti romantici grazie al soggiorno a Roma.
Giuramento dei tre confederati:

Artista commosso davanti alle rovine antiche:
Opera eseguita tra il 1778-80, che testimonia il rapporto che vigeva tra il pittore e la sua passione per l'antico. L'autore rappresenta un uomo nudo seduto su di un blocco di pietra che mostra segni di disperazione e malinconia coprendosi il volto con una mano mentre l'altra è appoggiata su due frammenti di scultura antica, che sono stati volutamente disegnati sproporzionati rispetto all'uomo in modo da segnare il netto distacco che vi è tra le due epoche. Egli infatti (sia l'autore che il personaggio) prova grande sgomento nel ricordo dell'età classica e poiché passata, non può più tornare indietro, ma ne esprime il suo più grande rispetto e ammirazione.
L'Incubo:
E' l'opera più celebre di Fussli. E' ambientata in una stanza da letto, in cui compare una figura femminile in primo piano in una posa contorta e innaturale, mostrando evidenti segni di sofferenza. Sopra al suo addome vi è un mostro, personificazione dell'incubo, mentre in secondo piano appare una cavalla che osserva la scena con un certo distacco. Il mostro è volutamente posto in quella posizione poiché comprimendo la pancia e lo sterno della donna, enfatizza quelle difficoltà respiratorie che possono accadere durante un sogno angoscioso.

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