Barcellona-Piano CERDA'
Nel 1859 l'amministrazione municipale di Barcellona organizzò un concorso pubblico per l'ampliamento e la ristrutturazione della città. Anche se non ne uscì vincitore il piano di Cerdà fu quello accolto, seppur con inevitabili proteste pubbliche. Il principio base su cui si fondava, era quello di una estesa lottizzazione a maglie regolari dei quartieri, innervati da cinque assi stradali superiori e sotterranei. La difficoltà di tale realizzazione era data dai limiti geografici che dispone Barcellona, ovvero il fiume Besos a est, le colline del Montjuich a ovest e il mare a sud. L'omogeneità della maglia che ne deriva è spezzata da due diagonali, la avenida de la meridiana e la diagonal tangente all'abitato di Gracia.
Le forme ideate da Cerdà per i quartieri prevedevano una combinazione di 2-4 o 6 edifici disposti in maniera tale da generare piazze, parchi e zone verdi tra un isolato e l'altro, ma come vediamo noi oggi questo progetto non si vide realizzato.
Le forme ideate da Cerdà per i quartieri prevedevano una combinazione di 2-4 o 6 edifici disposti in maniera tale da generare piazze, parchi e zone verdi tra un isolato e l'altro, ma come vediamo noi oggi questo progetto non si vide realizzato.