Aron Hector Schmitz (ITALO SVEVO) 1861-1928
Nacque a Trieste da madre italiana e padre tedesco, ma la famiglia era di stampo ebraico. Compie i primi studi presso la sinagoga per essere poi indirizzato dal padre verso studi commerciali in una scuola in baviera "Signitz am mein" presso Wurzburg. Tornato a Trieste termina gli studi commerciali presso Pasquale Revoltella e nel 1895 ai funerali della madre conosce e si innamora di Livia, cugina di secondo grado.
Fallita l'azienda in cui lavorava ebbe luogo ciò che prese il nome di declassazione, ritrovandosi come un inetto a lavorare in Banca (Union Bank). Sposandosi con Livia entrò nella ditta del genero, "i Veneziani", i quali producevano vernici speciali per le barche e le navi, lavoro che gli diede la possibilità di viaggiare molto. Per riuscire al meglio in questo impiego andò a ripetizioni di inglese da James Joyce (Berlitz School), il quale dopo aver letto la Coscienza di Zeno inviò una copia a Cremieux e Larbaud che lo fecero conoscere con grande notorietà in tutta Europa. Morì a Motta di Livenza in un incidente d'auto.
Italo Svevo è definito intellettuale atipico in quanto la sua formazione è autodidatta, e non presso le Università come fu invece per Pascoli e D'Annunzio, e in quanto la lingua più usata da lui era il tedesco e non l'italiano. Lo pseudonimo letterario vide la sua prima apparizione in Una vita, in modo tale da conciliare le correnti italiane e tedesche.
Scrittori e correnti che influenzano lo scrittore:
-in campo filosofico si rifà certamente a Nietzsche, Marx (critica delle classi borghesi) e Schopenhauer (l'uomo non è libero di scegliere);
-in campo letterario si ispira ai realisti e naturalisti francesi come Flaubert e Zola (critica della borghesia) mentre con i romanzi russi a Tolstoj e Dostoievskij (personaggi inetti);
-in campo scientifico a Darwin (sopravvive solo chi meglio si adatta) e a Freud (interesse per la psicoanalisi non come metodo scientifico ma come conoscenza).
Una vita
Nel 1892 presso Wram pubblicò la sua prima opera "Una vita"dopo che gli venne rifiutato da Treves con anche il suggerimento di cambiare titolo. La trama del libro è una sorta di personificazione dell'autore, il cui protagonista è Alfonso Nitti un classico inetto con un lavoro comune che lavora come impiegato presso la banca Maller. Orgoglioso della sua piccola cultura letteraria vive rintanato in casa sognando e vagheggiando con la mente. Quando conosce Annetta, la figlia del padrone della banca, la seduce, seppur il suo amore verso di lei non è sincero. Sdegnata del suo comportamento lo tradisce con Macario, il quale dopo diversi contrasti con Alfonso lo uccide a duello.
Senilità
Fu pubblicato a proprie spese presso Wram nel 1898, ma neppure questo venne preso in considerazione dalla critica del tempo. E' una storia analoga a quella di Una vita, in cui il protagonista Emilio Brentani, un intellettuale inetto incapace di relazionarsi con il mondo esterno, conosciuta e innamoratosi di una donna, Angiolina, fa uscire la sua incapacità di viverre. Ella infatti lo tradisce di continuo con l'amico Stefano.
E' un'indagine introspettiva della psicologia umana, molto vicina a quella Freudiana. Angiolina diventa una figura idealizzata, ma con il suo concretizzarsi fa scaturire l'immaturità del protagonista.
Questi due libri non ebbero successo poiché le storie di inetti insignificanti non scaturivano interesse nel pubblico, contrariamente a come fece D'Annunzio con le sue opere di carattere aulico ed idealizzato.
La coscienza di Zeno
Fu pubblicato a proprie spese nel 1923 presso Cappelli di Bologna e grazie a James Joyce ebbe più successo all'estero che in Italia fino a quando Montale nel '25 non pubblicò l'Omaggio a Svevo.
Il protagonista è Zeno Cosini il quale compie un lungo racconto in prima persona sulla propria autoanalisi attraverso 5 nuclei principali: -Il fumo; -La morte del padre; -Storia del matrimonio; -La moglie e l'amante; -Storia di un'associazione commerciale. Nella Prefazione troviamo il Dottor S. che parla in prima persona e dice a Zeno che pubblicherà per vendetta la sua autobiografia, perché aveva interrotto la cura. E' una cura anomala con la quale il Dottor S. cercherà di andare alla radice dei ricordi di Zeno e rimuoverli. Nell'ultimo capitolo "Psicoanalisi" invece si vedrà la completa realizzazione della teoria Freudiana come indagine della mente umana.
Fallita l'azienda in cui lavorava ebbe luogo ciò che prese il nome di declassazione, ritrovandosi come un inetto a lavorare in Banca (Union Bank). Sposandosi con Livia entrò nella ditta del genero, "i Veneziani", i quali producevano vernici speciali per le barche e le navi, lavoro che gli diede la possibilità di viaggiare molto. Per riuscire al meglio in questo impiego andò a ripetizioni di inglese da James Joyce (Berlitz School), il quale dopo aver letto la Coscienza di Zeno inviò una copia a Cremieux e Larbaud che lo fecero conoscere con grande notorietà in tutta Europa. Morì a Motta di Livenza in un incidente d'auto.
Italo Svevo è definito intellettuale atipico in quanto la sua formazione è autodidatta, e non presso le Università come fu invece per Pascoli e D'Annunzio, e in quanto la lingua più usata da lui era il tedesco e non l'italiano. Lo pseudonimo letterario vide la sua prima apparizione in Una vita, in modo tale da conciliare le correnti italiane e tedesche.
Scrittori e correnti che influenzano lo scrittore:
-in campo filosofico si rifà certamente a Nietzsche, Marx (critica delle classi borghesi) e Schopenhauer (l'uomo non è libero di scegliere);
-in campo letterario si ispira ai realisti e naturalisti francesi come Flaubert e Zola (critica della borghesia) mentre con i romanzi russi a Tolstoj e Dostoievskij (personaggi inetti);
-in campo scientifico a Darwin (sopravvive solo chi meglio si adatta) e a Freud (interesse per la psicoanalisi non come metodo scientifico ma come conoscenza).
Una vita
Nel 1892 presso Wram pubblicò la sua prima opera "Una vita"dopo che gli venne rifiutato da Treves con anche il suggerimento di cambiare titolo. La trama del libro è una sorta di personificazione dell'autore, il cui protagonista è Alfonso Nitti un classico inetto con un lavoro comune che lavora come impiegato presso la banca Maller. Orgoglioso della sua piccola cultura letteraria vive rintanato in casa sognando e vagheggiando con la mente. Quando conosce Annetta, la figlia del padrone della banca, la seduce, seppur il suo amore verso di lei non è sincero. Sdegnata del suo comportamento lo tradisce con Macario, il quale dopo diversi contrasti con Alfonso lo uccide a duello.
Senilità
Fu pubblicato a proprie spese presso Wram nel 1898, ma neppure questo venne preso in considerazione dalla critica del tempo. E' una storia analoga a quella di Una vita, in cui il protagonista Emilio Brentani, un intellettuale inetto incapace di relazionarsi con il mondo esterno, conosciuta e innamoratosi di una donna, Angiolina, fa uscire la sua incapacità di viverre. Ella infatti lo tradisce di continuo con l'amico Stefano.
E' un'indagine introspettiva della psicologia umana, molto vicina a quella Freudiana. Angiolina diventa una figura idealizzata, ma con il suo concretizzarsi fa scaturire l'immaturità del protagonista.
Questi due libri non ebbero successo poiché le storie di inetti insignificanti non scaturivano interesse nel pubblico, contrariamente a come fece D'Annunzio con le sue opere di carattere aulico ed idealizzato.
La coscienza di Zeno
Fu pubblicato a proprie spese nel 1923 presso Cappelli di Bologna e grazie a James Joyce ebbe più successo all'estero che in Italia fino a quando Montale nel '25 non pubblicò l'Omaggio a Svevo.
Il protagonista è Zeno Cosini il quale compie un lungo racconto in prima persona sulla propria autoanalisi attraverso 5 nuclei principali: -Il fumo; -La morte del padre; -Storia del matrimonio; -La moglie e l'amante; -Storia di un'associazione commerciale. Nella Prefazione troviamo il Dottor S. che parla in prima persona e dice a Zeno che pubblicherà per vendetta la sua autobiografia, perché aveva interrotto la cura. E' una cura anomala con la quale il Dottor S. cercherà di andare alla radice dei ricordi di Zeno e rimuoverli. Nell'ultimo capitolo "Psicoanalisi" invece si vedrà la completa realizzazione della teoria Freudiana come indagine della mente umana.