Friedrich Wilhelm NIETZSCHE (1844-1900)
Fu inizialmente filologo. Si ispirò moltissimo a Schopenhauer. Diventò professore di greco all'Università di Basilea e strinse amicizia col musicista Wagner. Nel 1879 si ritira dall'insegnamento a causa di una malferma salute che lo porta a peregrinare da un luogo all'altro senza meta, rompendo i legami con Wagner e allontanandosi da Schopenhauer. Questo diverrà comunque il periodo più proficuo della sua carriera, fino a quando non incontrerà la pazzia nel 1889.
La sua filosofia è associata alla cultura nazifascista, ma in verità non ha nulla a che fare con la politica. Fu probabilmente la sorella a mostrare l'archivio del filosofo a Hitler, il quale interpretò a modo suo il pensiero.
Inizialmente scrive sotto forma di trattato e successivamente adotta gli aforismi. "Così parlò Zaratustra" invece è in versetti evangelici pieni di simboli ed allegorie. Gli ultimi scritti sono di tipo autobiografico.
Il suo pensiero si può suddividere in 4 periodi:
1) Scritti Giovanili- "Nascita della tragedia" e "Considerazioni inattuali"
2) Periodo Illuministico- "Umano troppo Umano" e "La gaia scienza"
3) Scritti di Zaratustra
4) Scritti del tramonto- "Genealogia della morale"
PERIODO GIOVANILE
Nascita della tragedia
Prende in esame la cultura del suo tempo rendendosi conto che è una cultura decadente, che non presenta più la purezza delle origini classiche greche. Cerca di far capire come questa decadenza sia dovuta all'assenza di un corretto rapporto tra due principi importanti alla base della cultura classica: Apollineo e Dionisiaco. Essi seppur opposti convivevano e davano equilibrio.
Apollineo: (Dio Apollo) è razionalità, forma, equilibrio e si esprime nell'arte Scultorea;
Dionisiaco (Dio Dioniso) è ebbrezza, caos, irrazionalità e si esprime nella Musica.
Convivevano poiché la tragedia era si equilibrio e forma nei contenuti e nei personaggi, ma era accompagnata dalla musica, che incideva sulle emozioni del momento.
Col passare del tempo però la parte dialogica prese il sopravvento sulla parte musicale e con Euripide si arrivò alla morte della musica (Sofocle, Eschilo, Euripide) mentre con Socrate la morte della cultura.
Nietzsche vuole così recuperare la parte Dionisiaca con la musica classica, stringendo grande amicizia con Wagner.
Altro punto di riferimento è Schopenhauer, poiché come lui N. pensa che la vita sia dolore e sofferenza, rifiutando però l'atteggiamento pessimistico. La vita quindi è sia dolore che piacere e bisogna trovare un compromesso tra essi. Egli si nomina il profeta del Dionisiaco.
Considerazioni inattuali
Sono quattro e una di queste è: "Sull'utilità e il danno della storia per la vita".
Nietzsche vuole sottolineare l'utilità della storia sull'uomo, ma anche i danni che essa può provocargli, sostenendo che l'eccesso di storia va ad indebolire le potenzialità creatrici dell'uomo. La storia può diventare una malattia che non permette all'uomo di svilupparsi.
Esistono tre tipi di storia:
1) Monumentale: si cercano nel passato i grandi modelli da seguire, in quanto se c'è stata grandezza una volta può tornare anche ai giorni nostri, ma si giunge così al fanatismo, non c'è sviluppo;
2) Antiquaria: si prendono le cose del passato e le si curano con amore. Non vi è distinzione tra il bello e il brutto, basta che sia antico. Si ostacola l'agire per il futuro.
3) Critica: è la più accettata dal filosofo. Ci si approccia al passato come una cosa di cui liberarsene, bisogna rompere ogni tipo di legame per ricominciare.
La soluzione quindi è avvicinarsi a tutti e tre i periodi riuscendo a correggere gli aspetti negativi e accrescere quelli positivi.
Nella vita dell'uomo è fondamentale l'oblio, che ci permette di essere incoscenti e non avere tutto sotto controllo per arrivare alla felicità.
La storia deve essere un punto di riferimento da cui partire, lasciandoci liberi di agire nel presente per costruire il futuro.
PERIODO ILLUMINISTICO
Non scrive più sotto forma di trattato, ma con aforismi, frasi brevi e di insegnamento concreto.
Umano troppo umano
Si distacca da Wagner e Schopenhauer. L'arte non ha più il ruolo di rifondazione, ma il ruolo più grande viene dato al filosofo con gli ideali della scienza.
La scienza di cui parla è quella capace di dare agli uomini la libertà, la felicità e la possibilità di non sbagliare (non è quella positivista).
L'opera è dedicata a Voltaire, dando una critica alla cultura e imprimendo un metodo in modo tale da far capire all'uomo la verità. Il metodo da seguire è quello storico e genealogico. Cerca di ricostruire la storia della cultura umana per capire bene dove vi sono stati gli errori, vuole mettere a nudo le radici dell'uomo.
La figura di riferimento è il viandante che grazie alla "gaia scienza"(che elimina gli errori della mente) riesce ad emanciparsi dal buio e dagli errori del passato, inaugurando la "filosofia del mattino", ovvero quella che si basa sulla libertà di tutte quelle certezze che ci hanno trasmesso nel corso della storia.
Morale viene sviluppata negli ultimi scritti;
Metafisica nel periodo illuministico con lo scritto "La gaia scienza".
La gaia scienza
Il concetto fondamentale è la morte di Dio (simbolo della metafisica per eccellenza). Dio è personificazione delle certezze dell'uomo per dare un senso alla vita. Come per Marx (oppio dei popoli) e per Feuerbach (alienazione) Dio è una fuga da questo mondo, una menzogna e una costruzione della mente.
Dal momento in cui viene a mancare Dio, vi è un crollo delle certezze, che porta l'uomo a credere solamente nel concreto e nell'umano. Dalla morte di Dio si crea il Superuomo.
La morte di Dio è accettata solamente da Superuomo, egli accetta di trovarsi di fronte a tante diverse possibilità, in cui può progettare il suo avvenire. Deve però passare sopra al cadavere di ogni tipo di divinità rifiutando nel modo più assoluto anche i probabili sostituti di Dio. La divinità non deve esistere, il superuomo è il senso della terra.
Nichilismo
Situazione dell'uomo che una volta che non crede più nei valori supremi di Dio finisce per sentire al suo interno un senso di vuoto. Le certezze metafisiche non esistono più e si trova in uno stato d'angoscia, tanto più era illuso e tanto più sarà deluso aumentando il senso malinconico interiore.
Nichilismo Incompleto-> vengono distrutti i vecchi valori, ma se ne creano altri che sono però simili ai precedenti. Le nuove forme di certezza sono simili a quelle a quelle passate.
Nichilismo Completo -> E' il nichilismo vero e proprio. Momento in cui l'uomo si rende conto che i valori su cui si basava non esistono e si suddivide in Passivo ed Attivo. Nel passivo l'uomo si limita a sentire questo vuoto, ma non riesce a reagire. Si sente oppresso dal dolore. Nell'Attivo invece l'uomo accetta il senso del nulla e riesce a superarlo cercando di trovare un nuovo senso alla propria vita.
Il compito del Superuomo è quindi quello di accettare quest'oblio e superarlo per dare un senso nuovo e diverso alla propria esistenza, egli deve vivere del mondo terreno in ogni sua forma.
Eterno ritorno
N. elabora una nuova concezione del tempo che riprende dagli stoici. Essi infatti parlavano di tempo circolare, diverso dal tempo lineare cristiano. Mentre il primo inizia e si conclude nello stesso punto, situazione che spaventa estremamente l'uomo perché è costretto a rivivere ogni momento per sempre, il secondo presenta la pace e la salvezza eterna dopo le sofferenze terrene. Solo il Superuomo è in grado di accettare l'eterno ritorno, in quanto vive al massimo la vita terrena in tutti i suoi momenti. "il senso dell'essere sta nell'essere stesso". Bisogna disporci in modo totale alla vita poiché quegli attimi si ripresenteranno uguali nel futuro
Concetto di volontà e di potenza: è l'intima essenza dell'essere. La vita continua a superarsi e migliorarsi per il Superuomo, egli si autocrea.
COSI' PARLO' ZARATHUSTRA
Nome preso dall'antico profeta orientale Zoroastro, fu il primo ad introdurre il concetto di morale tra gli uomini e di conseguenza il primo che si rese conto dell'errore commesso.
E'un poema in prosa che presenta molte immagini e parabole. E' scritto come il vangelo in versetti e si riferisce a quando Z. cominciò il suo insegnamento tra gli uomini a 30 anni, come Gesù.
Si ritira per 10 anni in solitudine su una montagna per arrivare alla conoscenza piena delle cose. Dopo averne capito l'essenza scende tra gli uomini, ma essi non sono ancora pronti. Si accerchia quindi da una serie di seguaci a cui racconta le sue parabole (Rifiuto dell'esaltazione dei valori metafisici morali e esaltazione del mondo reale-terreno). I temi principali sono quelli del Superuomo, della volontà di potenza e dell'eterno ritorno.
SCRITTI DEL TRAMONTO
Continua con la critica alla morale iniziata precedentemente con la genealogia della morale che continua successivamente con "Al di là del bene e del male" e "Crepuscolo degli idoli".
Risale agli inizi di come è nata la morale rendendosi conto che ne esistono due tipi: quella dei Signori e quella degli Schiavi.
Quella dei Signori riguarda l'aristocrazia cavalleresca improntata su valori vitali come la forza, il corpo e la fierezza, mentre successivamente con l'avvento del cristianesimo è improntata ai valori del disinteresse, dell'abnegazione e del sacrificio.
Come si è arrivati alla suddivisione? Una volta la morale dei Signori comprendeva quella dei cavalieri e quella dei sacerdoti, poiché il cavaliere fa fede alla morale del corpo e della forza mentre il sacerdote fa fede alla virtù dello spirito. Non potendo competere sul piano fisico, i sacerdoti cedono il loro valore spirituale contrapponendosi a quello dei cavalieri, quindi con la povertà alla ricchezza ecc..
Si attua così un rovesciamento dei valori, da quelli vitali a quelli antivitali, che è piena rappresentazione degli eberei, popolo sacerdotale per eccellenza. Questi valori continuarono con il cristianesimo, che secondo N. ha prodotto un uomo malato che non può scaricare i propri istinti verso l'esterno, ma solo verso l'interno, provando rabbia.
Non viene criticata la figura di Gesù, anzi è ritenuto un santo anarchico, poiché i valori da lui predicati sono positivi, ma sono stati i suoi seguaci a mutarli in negativo.
Bisogna arrivare ad una trasfigurazione dei valori e accettare che la morale non è qualcosa di metafisico e inerente a Dio, ma terreno ed espressione dell'uomo stesso.
La sua filosofia è associata alla cultura nazifascista, ma in verità non ha nulla a che fare con la politica. Fu probabilmente la sorella a mostrare l'archivio del filosofo a Hitler, il quale interpretò a modo suo il pensiero.
Inizialmente scrive sotto forma di trattato e successivamente adotta gli aforismi. "Così parlò Zaratustra" invece è in versetti evangelici pieni di simboli ed allegorie. Gli ultimi scritti sono di tipo autobiografico.
Il suo pensiero si può suddividere in 4 periodi:
1) Scritti Giovanili- "Nascita della tragedia" e "Considerazioni inattuali"
2) Periodo Illuministico- "Umano troppo Umano" e "La gaia scienza"
3) Scritti di Zaratustra
4) Scritti del tramonto- "Genealogia della morale"
PERIODO GIOVANILE
Nascita della tragedia
Prende in esame la cultura del suo tempo rendendosi conto che è una cultura decadente, che non presenta più la purezza delle origini classiche greche. Cerca di far capire come questa decadenza sia dovuta all'assenza di un corretto rapporto tra due principi importanti alla base della cultura classica: Apollineo e Dionisiaco. Essi seppur opposti convivevano e davano equilibrio.
Apollineo: (Dio Apollo) è razionalità, forma, equilibrio e si esprime nell'arte Scultorea;
Dionisiaco (Dio Dioniso) è ebbrezza, caos, irrazionalità e si esprime nella Musica.
Convivevano poiché la tragedia era si equilibrio e forma nei contenuti e nei personaggi, ma era accompagnata dalla musica, che incideva sulle emozioni del momento.
Col passare del tempo però la parte dialogica prese il sopravvento sulla parte musicale e con Euripide si arrivò alla morte della musica (Sofocle, Eschilo, Euripide) mentre con Socrate la morte della cultura.
Nietzsche vuole così recuperare la parte Dionisiaca con la musica classica, stringendo grande amicizia con Wagner.
Altro punto di riferimento è Schopenhauer, poiché come lui N. pensa che la vita sia dolore e sofferenza, rifiutando però l'atteggiamento pessimistico. La vita quindi è sia dolore che piacere e bisogna trovare un compromesso tra essi. Egli si nomina il profeta del Dionisiaco.
Considerazioni inattuali
Sono quattro e una di queste è: "Sull'utilità e il danno della storia per la vita".
Nietzsche vuole sottolineare l'utilità della storia sull'uomo, ma anche i danni che essa può provocargli, sostenendo che l'eccesso di storia va ad indebolire le potenzialità creatrici dell'uomo. La storia può diventare una malattia che non permette all'uomo di svilupparsi.
Esistono tre tipi di storia:
1) Monumentale: si cercano nel passato i grandi modelli da seguire, in quanto se c'è stata grandezza una volta può tornare anche ai giorni nostri, ma si giunge così al fanatismo, non c'è sviluppo;
2) Antiquaria: si prendono le cose del passato e le si curano con amore. Non vi è distinzione tra il bello e il brutto, basta che sia antico. Si ostacola l'agire per il futuro.
3) Critica: è la più accettata dal filosofo. Ci si approccia al passato come una cosa di cui liberarsene, bisogna rompere ogni tipo di legame per ricominciare.
La soluzione quindi è avvicinarsi a tutti e tre i periodi riuscendo a correggere gli aspetti negativi e accrescere quelli positivi.
Nella vita dell'uomo è fondamentale l'oblio, che ci permette di essere incoscenti e non avere tutto sotto controllo per arrivare alla felicità.
La storia deve essere un punto di riferimento da cui partire, lasciandoci liberi di agire nel presente per costruire il futuro.
PERIODO ILLUMINISTICO
Non scrive più sotto forma di trattato, ma con aforismi, frasi brevi e di insegnamento concreto.
Umano troppo umano
Si distacca da Wagner e Schopenhauer. L'arte non ha più il ruolo di rifondazione, ma il ruolo più grande viene dato al filosofo con gli ideali della scienza.
La scienza di cui parla è quella capace di dare agli uomini la libertà, la felicità e la possibilità di non sbagliare (non è quella positivista).
L'opera è dedicata a Voltaire, dando una critica alla cultura e imprimendo un metodo in modo tale da far capire all'uomo la verità. Il metodo da seguire è quello storico e genealogico. Cerca di ricostruire la storia della cultura umana per capire bene dove vi sono stati gli errori, vuole mettere a nudo le radici dell'uomo.
La figura di riferimento è il viandante che grazie alla "gaia scienza"(che elimina gli errori della mente) riesce ad emanciparsi dal buio e dagli errori del passato, inaugurando la "filosofia del mattino", ovvero quella che si basa sulla libertà di tutte quelle certezze che ci hanno trasmesso nel corso della storia.
Morale viene sviluppata negli ultimi scritti;
Metafisica nel periodo illuministico con lo scritto "La gaia scienza".
La gaia scienza
Il concetto fondamentale è la morte di Dio (simbolo della metafisica per eccellenza). Dio è personificazione delle certezze dell'uomo per dare un senso alla vita. Come per Marx (oppio dei popoli) e per Feuerbach (alienazione) Dio è una fuga da questo mondo, una menzogna e una costruzione della mente.
Dal momento in cui viene a mancare Dio, vi è un crollo delle certezze, che porta l'uomo a credere solamente nel concreto e nell'umano. Dalla morte di Dio si crea il Superuomo.
La morte di Dio è accettata solamente da Superuomo, egli accetta di trovarsi di fronte a tante diverse possibilità, in cui può progettare il suo avvenire. Deve però passare sopra al cadavere di ogni tipo di divinità rifiutando nel modo più assoluto anche i probabili sostituti di Dio. La divinità non deve esistere, il superuomo è il senso della terra.
Nichilismo
Situazione dell'uomo che una volta che non crede più nei valori supremi di Dio finisce per sentire al suo interno un senso di vuoto. Le certezze metafisiche non esistono più e si trova in uno stato d'angoscia, tanto più era illuso e tanto più sarà deluso aumentando il senso malinconico interiore.
Nichilismo Incompleto-> vengono distrutti i vecchi valori, ma se ne creano altri che sono però simili ai precedenti. Le nuove forme di certezza sono simili a quelle a quelle passate.
Nichilismo Completo -> E' il nichilismo vero e proprio. Momento in cui l'uomo si rende conto che i valori su cui si basava non esistono e si suddivide in Passivo ed Attivo. Nel passivo l'uomo si limita a sentire questo vuoto, ma non riesce a reagire. Si sente oppresso dal dolore. Nell'Attivo invece l'uomo accetta il senso del nulla e riesce a superarlo cercando di trovare un nuovo senso alla propria vita.
Il compito del Superuomo è quindi quello di accettare quest'oblio e superarlo per dare un senso nuovo e diverso alla propria esistenza, egli deve vivere del mondo terreno in ogni sua forma.
Eterno ritorno
N. elabora una nuova concezione del tempo che riprende dagli stoici. Essi infatti parlavano di tempo circolare, diverso dal tempo lineare cristiano. Mentre il primo inizia e si conclude nello stesso punto, situazione che spaventa estremamente l'uomo perché è costretto a rivivere ogni momento per sempre, il secondo presenta la pace e la salvezza eterna dopo le sofferenze terrene. Solo il Superuomo è in grado di accettare l'eterno ritorno, in quanto vive al massimo la vita terrena in tutti i suoi momenti. "il senso dell'essere sta nell'essere stesso". Bisogna disporci in modo totale alla vita poiché quegli attimi si ripresenteranno uguali nel futuro
Concetto di volontà e di potenza: è l'intima essenza dell'essere. La vita continua a superarsi e migliorarsi per il Superuomo, egli si autocrea.
COSI' PARLO' ZARATHUSTRA
Nome preso dall'antico profeta orientale Zoroastro, fu il primo ad introdurre il concetto di morale tra gli uomini e di conseguenza il primo che si rese conto dell'errore commesso.
E'un poema in prosa che presenta molte immagini e parabole. E' scritto come il vangelo in versetti e si riferisce a quando Z. cominciò il suo insegnamento tra gli uomini a 30 anni, come Gesù.
Si ritira per 10 anni in solitudine su una montagna per arrivare alla conoscenza piena delle cose. Dopo averne capito l'essenza scende tra gli uomini, ma essi non sono ancora pronti. Si accerchia quindi da una serie di seguaci a cui racconta le sue parabole (Rifiuto dell'esaltazione dei valori metafisici morali e esaltazione del mondo reale-terreno). I temi principali sono quelli del Superuomo, della volontà di potenza e dell'eterno ritorno.
SCRITTI DEL TRAMONTO
Continua con la critica alla morale iniziata precedentemente con la genealogia della morale che continua successivamente con "Al di là del bene e del male" e "Crepuscolo degli idoli".
Risale agli inizi di come è nata la morale rendendosi conto che ne esistono due tipi: quella dei Signori e quella degli Schiavi.
Quella dei Signori riguarda l'aristocrazia cavalleresca improntata su valori vitali come la forza, il corpo e la fierezza, mentre successivamente con l'avvento del cristianesimo è improntata ai valori del disinteresse, dell'abnegazione e del sacrificio.
Come si è arrivati alla suddivisione? Una volta la morale dei Signori comprendeva quella dei cavalieri e quella dei sacerdoti, poiché il cavaliere fa fede alla morale del corpo e della forza mentre il sacerdote fa fede alla virtù dello spirito. Non potendo competere sul piano fisico, i sacerdoti cedono il loro valore spirituale contrapponendosi a quello dei cavalieri, quindi con la povertà alla ricchezza ecc..
Si attua così un rovesciamento dei valori, da quelli vitali a quelli antivitali, che è piena rappresentazione degli eberei, popolo sacerdotale per eccellenza. Questi valori continuarono con il cristianesimo, che secondo N. ha prodotto un uomo malato che non può scaricare i propri istinti verso l'esterno, ma solo verso l'interno, provando rabbia.
Non viene criticata la figura di Gesù, anzi è ritenuto un santo anarchico, poiché i valori da lui predicati sono positivi, ma sono stati i suoi seguaci a mutarli in negativo.
Bisogna arrivare ad una trasfigurazione dei valori e accettare che la morale non è qualcosa di metafisico e inerente a Dio, ma terreno ed espressione dell'uomo stesso.