GIOVANNI VERGA (1840-1922)
Nasce a Catania da famiglia agiata di proprietari terrieri. Si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza all'università di Palermo, senza conseguire però la laurea, poichè coinvolto in eventi inerenti all'unità d'Italia. In questo periodo scrive due romanzi a sfondo patriottico7risorgimentale: I carbonari della montagna e sulle lagune. alla ricerca di più ampi orizzonti culturali si trasferisce nel 1865-69 a Firenze, allora capitale del Regno d'Italia, nonché centro culturale.
Qui a Firenze scrisse due romanzi a sfondo psicologico: Una peccatrice e Storia di una capinera. nel 1872 si trasferì a Milano, dove entrò in contatto con gli esponenti della Scapigliatura .
Scrisse altri tre romanzi Tigre Reale, Eva ed Eros. Con questi si conclude la fase preverista.
Nel 1874 inizia la conversione al Verismo con la novella Nedda. Nel 1878 scrive Rosso Malpelo, attuando così la conversione al verismo iniziata con Nedda. Muore a Catania dopo esser colto da un ictus che provocò emorragia cerebrale.
Scapigliatura: corrente artistica che si rifà al boheme, i cui principi base sono l'opposizione ai costumi borghesi.
Fase preverista:
-I carbonari della montagna
-Sulle lagune
-Una peccatrice (un intellettuale inaridisce il successo per amore)
-Storia di una capinera (monacazione forzata)
-Tigre reale (storia di una donna divoratrice di uomini)
-Eva ( pittore che si innamora perdutamente di una ballerina)
-Eros (giovane aristocratico corrotto da una società malata)
VERISMO
Movimento letterario derivante dal naturalismo francese che si proponeva di rappresentare la realtà così com'era. La poetica è impersonale ed oggettiva, non facendo altro che descrivere appieno ciò che accadeva nelle classi più subalterne della società Siciliana.
Opere veriste:
-Nedda 1874: triste storia di una raccoglitrice di olive costretta a lavorare nei campi per assistere la madre malata. Alla fine moriranno sia la madre che il figlio della donna.
-Rosso Malpelo 1878: Storia di un garzone di miniera che vive in un ambiente disumano, il tutto narrato con un linguaggio scabro e duro.
CICLO DEI VINTI
E' un progetto letterario contenente cinque piani di romanzi e due raccolte di novelle:
Romanzi:
1) Malavoglia
2) Mastro don Gesualdo
3) La duchessa di Leyra Climax ascendente di classi sociali
4) L'onorevole Scipioni
5) L'uomo di lusso
Novelle:
1) Vita dei campi
2) Novelle rusticane
I Malavoglia (1881)
Opera in cui viene rappresentata la famiglia Toscano di impronta patriarcale, con N'Toni il vecchio come capostipite. Egli ha un figlio, Bastianazzo, sposato con la Maruzza detta "la Longa". Da questo matrimonio nascono: N'Toni, Alessi, Luca, Lia e Mena. Sono una famiglia di pescatori possedenti solamente la casa, chiamata del "Nespolo", e una barca la "Provvidenza". Quando però N'Toni il giovane viene chiamato al servizio militare, la forza lavoro della famiglia diminuisce, così il vecchio decide di comprare un carico di Lupini indebitandosi con Zio Crocifisso. Durante un viaggio per la vendita del carico, la barca affonda e Bastianazzo muore. Da qui in avanti la famiglia viene colpita da varie sventure come: Luca muore, la casa del Nespolo viene sottratta alla famiglia, la barca viene venduta, N'Toni il giovane finisce in galera, la Longa muore di colera, Lia diventa una prostituta e padron N'Toni muore. Alessi, l'unico sopravvissuto incolume cercherà di ricostruire il nucleo familiare riacquistando la casa del Nespolo, ma i suoi tentativi sono vani poiché la famiglia ormai è distrutta.
Mastro don Gesualdo (1889)
Storia di Gesualdo Motta, semplice lavoratore che ha l'ambizione di diventare Don, ovvero raggiungere l'élite sociale del tempo. Lavorando duramente riesce a mettere da parte una cospicua somma sposando Bianca Trao. Donna squattrinata e senza sentimento, arreca infelicità al matrimonio che con l'arrivo di una figlia comincia a cadere in disgrazia. Anche il genero rifiuta Gesualdo per le sue maniere rozze e per non essere cresciuto in un certo ambiente, così muore in solitudine affiancato solo dalla vecchia serva.
Ideale dell'ostrica: per spiegare meglio il concetto per il quale l'uomo non potrà mai cambiare la propria condizione sociale, il Verga si serve della metafora dell'ostrica. Come quest'ultime rimangono attaccate allo scoglio se restano nella loro posizione e cadono in mare se tentano di spostarsi, anche l'uomo deve rimanere nella condizione in cui è, perché se cercasse di muoversi cadrebbe in rovina (esempio Mastro d. Gesualdo).
Regressione letteraria: in quanto il verismo tratta la realtà come se venisse fotografata, l'autore per rendere ancor di più tale concetto, si pone sullo stesso piano di ciò che sta descrivendo attraverso il linguaggio e i modi di fare, regredendo così il proprio stile letterario e poetico.
Grazie a questo si accorge però che i valori e i sentimenti del mondo rurale sono semplici e genuini a differenza di quelli élitari che sono premeditati e falsi.
Fantasticheria
E' una novella appartenente alla raccolta Vita dei Campi pubblicata nel 1880. Narra di una nobil donna, che affascinata dal mondo rurale e agricolo di Aci Trezza, decide di trascorrerci alcuni giorni, ma dopo solamente 48 ore, schifata e amareggiata da quel mondo pittoresco scappa.
ZOLA-VERGA
Zola: -indaga le classi operaie di fine '800; -attribuisce funzione pedagogica ai suoi romanzi; -nelle opere emerge sempre il suo punto di vista.
Verga: -indaga le classi subalterne di fine '800; -non attribuisce nessuna funzione pedagogica; -impersonalità dell'autore.
DARWINISMO SOCIALE
La visione del mondo e della vita secondo Verga sono dominate da uno spietato antagonismo tra gli individui, in cui il più forte vince sul più debole. "Sopravvive solo chi riesce meglio ad adattarsi"
Discorso indiretto libero: tecnica narrativa che consiste nel togliere il punto di vista dell'autore su di un determinato personaggio o situazione, ed attribuirlo ad un terzo soggetto. Esempio il nome Malavoglia è il giudizio che da il villaggio sulla famiglia.